google e cookie di terze parti

Google Chrome dice addio ai Cookie di Terze Parti: ed ora?

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Negli ultimi anni, la questione della privacy degli utenti online è diventata centrale nel dibattito tecnologico e normativo. In questo contesto, la decisione di Google (rinviata più e più volte) di eliminare il supporto per i cookie di terze parti su Chrome entro il 2024 rappresenta una svolta significativa. Questa mossa influenzerà profondamente il modo in cui le aziende digitali e gli inserzionisti operano online, spingendoli a esplorare e adottare soluzioni alternative.

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Il ruolo dei Cookie di Terze Parti

I cookie di terze parti sono strumenti fondamentali per l’industria della pubblicità online. Questi piccoli file di dati, memorizzati sui browser degli utenti da domini diversi da quelli che stanno visitando, consentono il tracciamento delle attività online degli utenti su diversi siti web. Grazie a questi cookie, gli inserzionisti possono creare profili dettagliati degli utenti e fornire annunci altamente personalizzati. Ne fanno uso moltissimi strumenti che siamo abituati ad usare: Google Analytics, Facebook Pixel, Linkedin Insight Tag e molti altri… Tuttavia, con l’aumento delle preoccupazioni riguardo alla privacy, l’uso di questi cookie è stato messo sempre più sotto scrutinio.

Molti altri browser hanno preceduto Chrome in questa corsa alla compliance, dopo l’entrata in vigore del GDPR in Europa, è giunto quindi il momento (anche se in ritardo) di prepararsi al grande cambiamento.

La decisione di Google di eliminare i cookie di terze parti segue una tendenza più ampia nel settore dei browser. Safari di Apple e Firefox di Mozilla hanno già implementato misure per limitare l’uso di questi cookie. Google, attraverso Chrome, intende migliorare la privacy degli utenti riducendo la quantità di dati condivisi senza consenso esplicito.

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Privacy Sandbox: la risposta di Google

Per mitigare l’impatto della deprecazione dei cookie di terze parti, Google ha introdotto il progetto Privacy Sandbox. Questo insieme di tecnologie mira a fornire alternative efficaci per la pubblicità online, tracciamento e misurazione dell’esperienza utente, mantenendo al contempo elevati standard di privacy. Le principali componenti del Privacy Sandbox includono:
  • FLoC (Federated Learning of Cohorts): Questa tecnologia raggruppa gli utenti in base a comportamenti di navigazione simili, permettendo agli inserzionisti di targettizzare gruppi anziché individui. Questo approccio mira a proteggere la privacy riducendo la granularità del tracciamento.
  • TURTLEDOVE: Questo progetto propone un modello in cui le informazioni sui dati degli utenti rimangono sul dispositivo dell’utente, consentendo la pubblicità basata sugli interessi senza necessità di tracciare i singoli utenti su diversi siti.
  • Conversion Measurement API: Questa API permette di misurare le conversioni degli annunci in modo che rispetti la privacy, evitando l’uso di identificatori cross-site.
first vs third party cookies

I Cookie di Prima Parte: un'alternativa valida

Un’altra soluzione significativa è l’adozione dei cookie di prima parte. Questi cookie, creati e gestiti direttamente dal sito web che l’utente sta visitando, sono considerati meno invasivi rispetto ai cookie di terze parti. Essi permettono ai siti di raccogliere dati sulle interazioni degli utenti all’interno del proprio dominio, migliorando l’esperienza utente e personalizzando i contenuti senza compromettere la privacy.

Sebbene la loro integrazione risulti essere poco pratica al momento, si consiglia di affidarsi a strumenti che possano facilitare il lavoro come Stape (date una letta al loro dettagliato blog).

Conclusioni

L’eliminazione dei cookie di terze parti rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per innovare. Le aziende dovranno adattarsi rapidamente, esplorando nuove tecniche di tracciamento e misurazione che rispettino la privacy degli utenti. Ad esempio, l’uso di tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale può aiutare a prevedere i comportamenti degli utenti senza bisogno di tracciarli individualmente. Secondo noi, conviene approfondire l’uso dei cookie di prima parte e prepararsi ad un cambio di tecnologia. La fine del supporto per i cookie di terze parti su Google Chrome segna l’inizio di una nuova era per il web. Le alternative come il Privacy Sandbox e i cookie di prima parte offrono opportunità per costruire un ambiente online più sicuro e rispettoso della privacy. Le aziende che riusciranno a innovare e adattarsi a queste nuove tecnologie saranno quelle che prospereranno in questo panorama digitale in evoluzione.

Noi della f.technology seguiamo attentamente la questione da tempo e siamo pronti al cambiamento. Affidati a noi per trovare nuove soluzioni

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